venerdì 6 febbraio 2009

I LAVORATORI DELLA FERRARI ALLE PRESE CON LA CRISI GLOBALE


Toccherà alla california, più di quanto era previsto, tirare la carretta per il 2009. La fiat-ferrari sembra sentire la
crisi ma la affronta con leggerezza e ottimismo, in contraddizione con la disperazione di molti precari dal destino già segnato. Le vendite per il 2009 sembrano garantite, ma a causa dell'incertezza dei mercati l'azienda decide di utilizzare contratti di somministrazione mensili. L'azienda interviene anche sui turni, sospendendo il 3° turno in fonderia e verniciatura e
il 16° turno in meccanica. Viene quindi ridimensionando il personale nelle aree
coinvolte nella produzione maserati, trasferendolo sulle linee di carrozzeria.
La fiat-ferrari pensa anche ad un investimento sul personale "scuola dei mestieri", organizzato in modo che alcuni addetti possano crescere dal punto di vista professionale. Le considerazioni opportune a seguito di questi provvedimenti partono tutte dal concetto di fondo che negli ultimi anni i lavoratori hanno perso diritti e salario in modo spaventoso.
Parlando con i compagni di lavoro di verniciatura, fonderia e meccanica si capisce immediatamente che il turno di notte, in un'azienda dove un operaio guadagna poco più di mille euro al mese, è certo un sacrificio, ma è anche una integrazione salariale. Lo straordinario, spesso integrato all'orario di lavoro a turni (ma il discorso vale anche per i giornalieri), è stata consideratoto dai lavoratori come L'UNICA POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVENZA. Ora che si torna alla normalità, la realtà dei fatti diventa spaventosa: i dipendenti di questa azienda sono in difficolta. Come tutti i metalmeccanici del paese, tirano, con fatica, la carretta anche se ancora non assaggiano la cassa integrazione.Per i Precari della ferrari il sogno di sopravvivenza dignitosa, sostituito dalla speranza di un'assunzione, sembra ormai irrealizzabile. La condizione dei lavoratori della ferrari, e la situazione del lavoro dipendente nel nostro paese, deve offrire ai sindacati e innanzi tutto
alla Fiom e alla Cgil la forza e gli argomenti perchè si faccia una lotta contro il lavoro precario senza se e senza ma. La crsi dell'ultimo periodo ha svelato le contraddizioni e le deblolezze di un sistema di relazioni sindacali fondato sulla concertazione e sulla partecipazione. I lavoratori hanno le armi spuntate. Tutti, con qualunque contratto sono più precari, più poveri e soli. L'occasione offerta dal rinnovo del contratto aziendale alla ferrari deve permettere ai lavoratori di invertire la rotta. Innanzi tutto rivendicando un aumento salariale sicuro scollegato da turni e straordinari, poi rivendicando tutele e certezze per i lavoratori precari. Anche ai lavoratori, la crisi in corso
può offrire un punto di partenza per tornare a rivendicare uniti più dignità e
visibilità sociale.
(la redazione di SU LA TESTA)

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