Altro che licenziamenti fisiologici legati al rendimento del lavoratore -logica infame causato da una legge del mercato del lavoro ancora più infame- la Ferrari sta facendo fuori i lavoratori precari con passo felpato. Il presidente oltre ad elargire (e fa bene per carità) soldi dell'azienda (320.000 euro) al policlinico di modena per la ricerca, farebbe bene con i suoi collaboratori a valutare il disastro sociale che sta causando, licenziando in questo momento dei lavoratori.
L'ultima vittima, in ordine di tempo, dopo la finizione lavora al montaggio motori.
Senza pietà, senza spiegazioni e senza rispetto per gli accordi col sindacato in merito alla gestione dei lavoratori precari durante il periodo della crisi.
La misura è ormai colma. Le assemblee dei lavoratori dovranno prendere una decisione sulla risposta da dare alla ferrari, la quale nasconde dietro la solita immagine patinata la sua concezione sociale.
AURELIANO BUENDìA
venerdì 27 febbraio 2009
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