domenica 3 febbraio 2008

Grave atto di repressione sindacale.

In data 20 gennaio la Ferrari S.p.A. recapita a ciascun delegato della RSU interna
due lettere di contestazione, particolarmente colpiti i delegati della Fiom ai quali vengono contestate in modo particolare due questioni.
L'azienda sottolinea in particolare la gravità nell'azione fatta dalle RSU nel giorno 18/01/2008.
Nella fabbrica più titolata d'Italia...e d'Europa si solleva la responsabilità sull'organizzazione di un corteo all'interno dello stabilimento,in occasione della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale, con relativa sfilata all'interno dei reparti produttivi.
La manifestazione si è svolta nel pieno rispetto dei lavoratori impegnati nelle attività produttive e non come asserito dall'azienda con comportamenti impositivi e tavolta violenti ai danni dei lavoratori.
E esplicita l'intenzione dei vertici aziendali di inibire qualsiasi forma di sciopero, che rechi danno all'immagine dell'azienda stessa.
Inoltre ai delegati della Fiom è stata comminata una lettera nella quale si contestava ai suddetti l'utilizzo indebito della saletta CDF(22/01/2008), in contraddizione con l'art. 27 della legge 300/1970.
In pratica i vertici aziendali riluttavano e biasimavano l'iniziativa della RSU-Fiom di effettuare una conferenza stampa, con la presenza di delegati di altre aziende e con lo scopo preciso di enunciare i punti di discordanza relativi alla 'ipotesi d'accordo stipulata da Fim-Fiom-Uilm e federmeccanica.
Non capiamo dove sia l'azione deleteria nei confronti dell'azienda, si arguisce che è stata un'iniziativa meramente politica atta ad attaccare il sindacato aziendale.
Come enunciato dal segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi ,al quale vanno i nostri ringraziamenti, è stata una direttiva che segue la linea tracciata da Confindustria di reprimere ogni forma di sindacato aziendale, un atto gravissimo che mina la democrazia sindacale in fabbrica.

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